La storia della comunicazione di stampo “tecnologico” che ha portato all’odierna diffusione di smartphone, computer e tutta una serie di strumenti che oggi ci appaiono scontati ma che devono più di qualcosa ad oggetti che oggi ci sembrano “pezzi da museo” ma che hanno avuto un’enorme influenza sotto tutti i punti di vista. In particolare l’invenzione del telefono, e l’applicazione in ambito privato, particolarmente importante a partire dall’inizio del 20° secolo ha rappresentato un passo fondamentale nella storia della comunicazione, e strumenti come il gettone telefonico costituiscono anche storie molto interessanti per comprenderne l’importanza.
Quanto vale il gettone telefonico 7608? Eccolo svelato: “pazzesco”
In Italia il gettone telefonico ha fatto la “prima apparizione” nel 1927, sotto una forma di “prototipo”, impiegato in ridotte quantità a scopo dimostrativo durante la Fiera Campionaria di Milano, proprio per evidenziare le potenzialità di questi strumenti. Questi oggetti, concepiti e sviluppati dalla Stipel, una delle aziende telefoniche dello stato operanti nel settentrione, tra gli anni 50 e 60 sono state “unite” in quella che sarà la SIP, antesignana della TIM.
I gettoni più comuni e diffusi sono quelli che sono stati coniati dal periodo del boom economico fino al 1980, anche se l’utilizzo è proseguito fino al 2001, anno in cui le cabine telefoniche sono state adattatte per il funzionamento delle tessere telefoniche.
Tutti i gettoni sviluppati dal 1959 al 1980 sono stati coniati in uno specifico modello e presentano tutti 4 cifre che indicano anno (nelle prime due cifre) e mese (ultime due cifre) di produzione. Quindi il getone 7608 indica che è stato coniato nel 1976 nel mese di agosto, il numero 8.
Il più interessante è quello con la “sigla” UT, presente in alto, sensibilmente più raro, un esemplare può infatti valere mediamente 8 euro ma un esemplare perfettamente conservato, cosa comunque rara vista la tipologia di oggetto, vale fino a 30 euro se in condizioni perfette al 100 %.