Frutto autunnale per eccellenza, ottobre è il mese ideale per tornare ad introdurre la mela nella dieta quotidiana. La distribuzione e la coltivazione intensiva di questo frutto ci consente ormai di trovarlo disponibile ogni giorno dell’anno, ma è in queste settimane che le caratteristiche organolettiche della mela sono più importanti.
In Italia è nota soprattutto la coltivazione del Trentino, ma la mela è un frutto coltivato in tutta Italia e che ha le sue varianti e tipicità locali un po’ ovunque. Scopriamo qualcosa in più sulle sue caratteristiche nutrizionali e sui benefici che apporta al nostro corpo in questo articolo.
Mela: Proprietà e caratteristiche
La mela è tecnicamente un pomo e non un frutto: questo significa che la parte commestibile è in realtà il ricettacolo floreale. Frutto di conoscenza antichissima, oseremmo dire biblica! Oltre all’acqua, che contiene in grandissime quantità, è fonte di zuccheri semplici e fibre. Oltre ad una buona quantità di Vitamina C, possiede piccole percentuali di tutte le altre vitamine. Anche la mela è un alimento ipocalorico: sono 44 kcal per 100 g di frutto senza buccia.
Per la precisione 100 g di mela contengono 82.5 g di acqua, 0.2 g di proteine, 10 g di carboidrati in zuccheri solubili, 2.6 g di fibra totale di cui 0.73 g solubili e 1.84 g non solubili (pectina). Tra i minerali presenti, che sono veramente tantissimi, i più rilevanti sono il potassio e il rame. Il primo aiuta nel controllo della pressione e dell’ipertensione, il secondo facilita l’assimilazione del ferro e la conservazione della mielina del sistema nervoso.
I benefici della mela
La mela ha un apporto calorico ridotto se paragonato alla quantità di zuccheri semplici contenuti dal frutto, e in particolar modo dal fruttosio che reca con sé. La mela è per questo un frutto che può dare una rapida disponibilità di energie all’organismo, e quindi apportare forza in breve tempo. La mela è per questo una merenda o uno spuntino ideale in caso di stanchezza.
Al tempo stesso l’indice glicemico del frutto è basso, e quindi può essere utilizzata a questo scopo anche dai diabetici. Le fibre solubili della mela, infatti, aiutano a controllare la glicemia a digiuno, ma anche quella dopo-pasto, rendendola la frutta ideale per chiudere il pranzo.
La presenza della pectina, non digeribile dall’uomo, aiuta a sentire un senso di sazietà che fa diminuire il desiderio di mangiare, rendendola importante anche nelle diete ipocaloriche. Se mangiata regolarmente per almeno una settimana, le fibre della mela contribuiscono a ridurre l’assorbimento di grassi e quindi il tasso di colesterolo LDL nel sangue, facilitandone invece l’espulsione. Sempre le fibre aiutano la regolarità intestinale riducendo il rischio di infiammazioni e problemi degenerativi del colon.
Altri effetti benefici sono quello diuretico, apportato dalla grande percentuale di acqua presente nel frutto; quello antiossidante grazie al contenuto di vitamine A, C, K, E e dei polifenoli; e quelle apportate dalle vitamine del gruppo B, tra le quali il contrasto all’inappetenza, il rinforzo di capelli e unghie, il contributo alla sintesi della serotonina, l’ormone del buonumore.