Con l’inverno oramai “alle porte”, per migliaia di famiglie italiane inizia a diventare importante e necessario “premunirsi” dal punto di vista del riscaldamento, che identifica anche un’importante spesa in vista delle settimane più rigide dell’anno, ed anche se la situazione non è ancora ovviamente costellata da climi “ghiacciati”, quella relativa agli elettromestici adibiti al riscaldamento è senza dubbio già importante. In modo specifico l’ambito delle svarie stufe è stato un tema importante, tra quelle alimentate con i combustibili fossili e quelle che fanno uso del pellet. La stufa a pellet conviene ancora?
E’ senz’altro una domanda che interessa a molti, in modo specifico dal 2022 in poi, che ha visto il progressivo aumento del costo del gas e di altri combustibili simili adibiti al riscaldamento favorire il pellet, considerato anche più ecologico e per molto tempo, più economico.
La situazione sembra essere volta nuovamente a favore del pellet, ma quanto costa oggi in media?
La stufa a pellet conviene ancora? Ecco la verità
Il Pellet, inizialmente molto diffuso in particolare nella zona settentrionale del paese, è divenuto la risposta alternativa in modo specifico con il costo in aumento dell’energia tradizionale. Si tratta formalmente di piccoli cilindri costituiti da legno, generalmente “scarti” produttivi di altri elementi che sono sottoposti ad una compressione che rende questi oggetti estremamente utili per essere “bruciati” all’interno di stufe apposite, in modo tale da sviluppare calore.
Un sistema quindi che non richiede un vero e proprio apporto di energia secondaria, ma necessita comunque di una stufa adibita, che ha costi e manutenzione a se, concetto che sussiste in ogni caso anche per qualsiasi altra forma di riscaldamento diverso.
Le richieste di pellet sono divenute così importanti nell’ultimo anno e mezzo che i prezzi sono saliti anche di diversi punti percentuali ed un sacco ha sfiorato anche i 10 euro, mentre nel corso dei mesi successivi, fino alla scorsa primavera il costo medio ha superato di poco i 6,5 €/sacco, un po’ di più per le regioni meridionali e le isole, che sono logisticamente più lontane. Questa minore forma di convenienza ha ovviamente fatto valutare i costi, che però oggi sono ancora a favore del pellet, anche in virtù di una agevolazione sull’iva che dall’inizio del 2023 per quanto riguarda il pellet risulta essere stata ridotta dal consueto 22 % al 10 %, rendendo quindi ancora più conveniente questa risorsa.
Ad oggi a parità di consumo, il pellet resta ancora più conveniente di circa il 20 – 30 % rispetto al gas metano.