In queste settimane, sono stati tanti i fatti di cronaca che hanno sempre di più sconvolto il nostro Paese.
È stato proprio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad esprime molto disappunto verso la società moderna, che insiste nelle violenze sulle donne, che spesso, come ben sappiamo, portano ad omicidi e alla distruzione della vita di una donna. Questi episodi portano sicuramente delle tragiche e drammatiche conseguenze, che causano il dolore delle famiglie colpite ma anche di tutta la comunità, che si stringe intorno a loro.
Ad ogni omicidio che vediamo, ad ogni donna morta, che sua madre o figlia, assistiamo al fallimento della società, non in grado di gestire una relazione che dovrebbe essere sana, paritaria e rispettosa.
Mattarella: Le violenze sulle donne riflettono il fallimento della società
Lo stesso Presidente Mattarella, oggi, nella Giornata Internazionale contro la violenze sulle donne, ha espresso il suo rammarico sulle circostanze, che richiedono delle azioni forti, concrete e sopra veloci, così da andare a costruire una società basata sul rispetto e sull’uguaglianza, senza così sentir ancor parlare di omicidi di vittime innocenti.
Il richiamo della Giornata internazionale contro l’eliminazione della violenza contro le donne, come esplicitato dal Presidente Mattarella, va oltre ad una mera osservazione passiva. Egli sottolinea l’urgente necessità di un coinvolgimento personale rinnovato di ciascun individuo. Non possono bastare superficiali analisi di psicologia sociale per spiegare la persistenza di questa ferita profonda nella nostra società. Nonostante gli sforzi dedicati, la piaga delle violenze di genere continua a infierire.
È imprescindibile un’azione coordinata e decisa da parte delle Istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, del sistema educativo e della sfera culturale, unite al contributo responsabile di ogni singolo cittadino, per estirpare un fenomeno che tradisce il fondamento stesso della nostra convivenza sociale.
Il Presidente evidenzia che il crescente numero di donne vittime di soprusi e violenze rappresenta un campanello d’allarme che va oltre situazioni occasionali o eccezionali. Non è sufficiente reagire con indignazione a intermittenza: serve un cambiamento culturale radicale, ancora distante dalle attuali pratiche.