Il concetto dell’Assegno Unico universale è stata una delle poche forme di agevolazione, che sono state concepite dai precedenti governi ma che sono state quasi interamente mantenute in toto da parte del governo attuale, particolarmente attento al concetto di bambini e famiglia, anche per corrispondere ad una base elettorale relativa alla propria parte politica. L’Assegno Unico è stato quasi naturalmente confermato per il 2024 e configura tutta una serie di agevolazioni e bonus che prima rientrano tutti nel contesto familiare con figli, generalmente minorenni ma non solo, ma cosa cambia per il prossimo anno?
L’esecutivo ha infatti confermato la misura all’interno della bozza della legge di Bilancio che sarà annunciata entro la fine dell’anno.
Diverse forme di modifica sono però in ballo, anche per rendere l’Assegno Unico meno “pesante” per le casse dello stato.
Assegno Unico 2024: cosa cambia, come fare domanda, requisiti
Infatti rientrano in questa forma di formula tutte le categorie e tipologie varie di bonus legati alla famiglia ed ai figli, come gli assegni familiari, l’ex bonus mamma, bonus bebè e via discorrendo. Tra le principali differenze portate dall’Assegno Unico Universale figura il tipo di modalità di erogazione, che non viene associata alla busta paga ma erogato mensilmente sul conto dei genitori biologici o adottivi dei o del singolo figlio.
Esistono ovviamente dei requisiti specifici che servono per sviluppare la possibilità di riceverlo, mentre sul tavolo sono previste ad esempio alcune potenziali maggiorazioni per le famiglie con più di un figlio. Un’idea è ad esempio quella di eliminare il concetto di ISEE che nella sua forma attuale è presente ma non obbligatorio per l’ottenimento dell’Assegno Unico. Una proposta è relativa all’idea legata all’eliminazione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee, che se sarà qualcosa di confermato, permetterà al governo di aumentare sensibilmente gli assegni relativi all’Assegno Unico.
Attualmente si tratta di un importo economico erogato per le famiglie con figli a carico che è singolarmente corrisposto in importi € 54,05 fino € 189,20 al mese, per singolo figlio, tenendo conto della situazione lavorativa ed economica dei genitori e dell’età del figlio.
Ciò che quasi sicuramente sarà modificata sarà la restrizione legata ai cittadini non italiani, in quanto l’attuale provvedimento dell’Assegno Unico prevede una assoluta affermazione del concetto in quanto tale, che però si scontra con le regole Europee, quindi per il 2024 l’esecutivo potrà estendere anche la possibile platea ai cittadini dell’Unione che rispettano i requisiti nel nostro paese.
Si tratta di proposte sul tavolo che però saranno vagliate. E quasi certamente chi già riceve l’Assegno Unico 2023 e manterrà i requisiti per il prossimo anno non dovrà rifare la domanda, che sarà quasi certamente ottenibile attraverso i vari Caf/Patronato presenti sul territorio nazionale.