Il pesce surgelato fa male? Ecco tutta la verità

Da sempre, siamo influenzati da prodotti ittici, come ad esempio il pesci, i crostacei e i molluschi, che rappresentano degli elementi fondamentali per l’alimentazione di moltissime persone.

C’è però da dire che la conservazione di questi prodotti, è sempre stato un problema, a causa proprio della rapida proliferazione di batteri una volta pescato. Il surgelamento del pesce, però è diventato molto comune, dato che ha permesso di conservare più a lungo questo alimento, rendendo disponibile a più persone. Ovviamente però, un po’ come tutti i tipi di conservazione, anche il surgelato ha dei pro e dei contro.

Il pesce surgelato fa male? Ecco tutta la verità

Il pesce surgelato in sé non è dannoso per la salute, ma ci sono alcune considerazioni da tenere presenti. Durante il processo di surgelamento, potrebbe verificarsi una perdita di alcuni nutrienti, sebbene la maggior parte delle caratteristiche nutritive rimanga intatta. Inoltre, alcuni prodotti ittici surgelati potrebbero contenere conservanti o additivi per mantenere la freschezza, e ciò potrebbe essere un fattore da considerare per chi è sensibile o allergico a determinati ingredienti.

Il parere di un nutrizionista è prezioso per valutare le specifiche controindicazioni legate al consumo di pesce surgelato. Queste possono variare da persona a persona in base a esigenze dietetiche individuali o condizioni di salute particolari. In generale, il pesce surgelato rappresenta un modo conveniente per accedere a una fonte di proteine e nutrienti, ma è importante fare attenzione alla qualità e alla provenienza del prodotto.

Il processo del “congelamento rapido”, reso possibile dai moderni refrigeratori, agisce come un “arresto del tempo” per molti alimenti, consentendo di conservarli per lunghi periodi, anche per mesi o anni, evitando il deterioramento. Spesso, gran parte del pesce che consideriamo fresco è stato in realtà precedentemente sottoposto a un processo di surgelazione, scongelamento e preparazione per motivi logistici.

Il pesce surgelato spesso subisce un trattamento chiamato “glassatura”, dove uno strato superficiale dell’alimento viene congelato rapidamente a basse temperature e poi sottoposto a sottovuoto. Questo processo richiede temperature ben al di sotto dello zero, intorno ai -18 gradi centigradi, e una rapidità nella fase di surgelazione.

Il rovescio della medaglia di questo trend di consumo sembra essere insignificante, a condizione che la conservazione sia adeguata e le temperature dei freezer siano mantenute basse. È importante notare che il pesce surgelato non dovrebbe essere sottoposto a ulteriori cicli di “ricongelamento”, poiché il processo tra congelamento e surgelazione è diverso e può compromettere la qualità del prodotto.