Nel negoziato sulla riforma del Patto di stabilità, l’attenzione è stata sui piccoli aggiustamenti richiesti quando uno Stato membro affronta un disavanzo eccessivo, cercando di adattarli in base agli investimenti e alle riforme. Francia, Germania, Italia e la presidenza spagnola hanno presentato un compromesso in discussione, e gli Stati si sono impegnati a valutarlo attentamente. Questo compromesso va a tener conto anche del possibile aumento dei tassi di interesse fino al 2027, offrendo così una flessibilità per i vari investimenti e sulle riforme strutturali.
Durante una sessione notturna, c’è stata anche un accesa discussione positiva, sui vari progressi da attuare, in modo tale da andare a bilanciare le misure precauzionali, in modo tale da andare a favorire gli investimenti e la crescita. Ovviamente, c’è sempre del lavoro da fare, ma ad esempio, Gentiloni, spera di ottenere un nuovo accordo nei prossimi giorni, cercando una conclusione positività entro la fine dell’incontro all’Ecofin.
Fiducia di Gentiloni: Accordi sul Patto di stabilità attesi nei prossimi giorni
Durante la riunione dell’Ecofin, il Commissario Ue all’Economia ha annunciato l’approvazione della revisione di 13 Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, tra cui quello italiano. Questo costituirà un impulso per accelerare l’attuazione dei piani di ripresa, fondamentali per potenziare gli investimenti.
La vicepremier spagnola, Nadia Calvino, ha indicato la speranza di concludere la riforma del Patto di stabilità nei prossimi giorni. Se necessario, è stata prospettata l’idea di una riunione straordinaria dell’Ecofin per raggiungere un accordo politico entro la fine dell’anno, eventualmente programmata dopo il Consiglio europeo previsto per il 14 e 15 dicembre.
Tuttavia, i lavori della cena pre-Ecofin conclusi nella notte non hanno portato a un’intesa sulla riforma del Patto di stabilità. Nonostante siano stati segnalati “buoni progressi”, fonti diplomatiche parlano della necessità di ulteriori consultazioni politiche e legali. Si potrebbe anche decidere di convocare un ulteriore Ecofin straordinario.
Dopo la cena dell’Ecofin, il ministro delle Finanze francese ha anche espresso con positività i progressi fatti sulla riforma delle regole del bilancio. Si auspica un accordo entro la fine dell’anno che stabilisca regole coese e riconosca l’importanza degli investimenti e delle riforme.
Giorgetti ha accolto con favore le parole della Francia riguardo all’importanza della flessibilità nelle regole. Inoltre, un’opinione simile è emersa dall’intervento della ministra finlandese, Riikka Purra, che avrebbe sostenuto l’estensione del periodo di rientro del debito da 4 a 7 anni e la necessità per ogni paese di assumere ulteriori impegni dopo la scadenza del PNRR nel 2027.