Massimo Boldi, all’età di 78 anni, riflette sul percorso della sua vita. “Gli anni scorrono portando con sé il mutare del mondo e della mia esistenza, e sto confrontandomi con ciò che non avevo previsto,” esprime l’attore e produttore cinematografico in un’intervista al Corriere della Sera. Durante questa conversazione, affronta sia gli aspetti professionali che quelli personali della sua ricca esperienza.
Boldi racconta con nostalgia gli incontri con fan entusiasti che lo fermano per esprimere il loro sogno di incontrarlo. Attraverso una carriera che ha avuto inizio con lavori umili in bar, ristoranti e drogherie, persino come vetrinista, ha affrontato gli inizi difficili mentre frequentava la scuola di giorno. Tra le molte donne che ha conosciuto nel corso della sua lunga carriera, da Cindy Crawford a Bo Derek, sottolinea la bellezza di Ornella Muti come la più straordinaria.
Massimo Boldi: racconta del tradimento di una sua ex fiamma con il suo migliore amico
Sul fronte sentimentale, Boldi si apre riguardo alla sua attuale situazione, dichiarando di non essere innamorato al momento. Rivela di essere rimasto vedovo 20 anni fa e di aver vissuto amori importanti, ma un tradimento subito da una ex fidanzata e dal suo migliore amico ha segnato profondamente la sua esperienza amorosa. Con uno sguardo al passato, riflette sulla maniera in cui ha scoperto il tradimento, pedinando la sua ex fidanzata e cogliendola in flagrante. Un episodio che ha contribuito a forgiare la sua attuale percezione dell’amore.
Massimo Boldi ha dedicato numerosi anni alla sua collaborazione con l’allora Fininvest, oggi nota come Mediaset. Nel corso di questa esperienza, ha sviluppato rapporti eccellenti con Silvio Berlusconi, definendo la sua simpatia come “inarrivabile”. Tuttavia, questo sodalizio ha subito un notevole scossone quando Boldi ha preso una decisione audace: “tradire” Berlusconi per unirsi alla Rai, spinto dal consiglio di Bettino Craxi.
La scelta si rivelò vincente, poiché Boldi e Craxi instaurarono immediatamente un legame affiatato durante la realizzazione di Fantastico con Adriano Celentano nel 1986. L’atto di “tradimento” comportò conseguenze legali, con una causa che si concluse con una condanna a versare 2 miliardi e mezzo. Tuttavia, al ritorno di Boldi, Berlusconi dimostrò un carattere unico nel perdonarlo con una battuta memorabile: “Mi devi 2 miliardi e 500 mila risate”.
Questo episodio, oltre a sottolineare la complessità delle dinamiche lavorative nel mondo dell’intrattenimento, evidenzia anche la solidità della relazione tra Boldi e Berlusconi, caratterizzata da tenacia e umorismo anche di fronte a sfide significative.