eSSICARE L’ORIGANO: 3 PASSAGGI DA NON DIMENTICARE

Quale sono i metodi per una perfetta asciugatura e poi essiccatura dell’origano? Partiamo dal presupposto che è un metodo antico che è utilizzato da secoli in tutto il mondo anche se non sempre è considerata una delle opzioni migliori. Gli esperti sono dell’idea che l’essicazione funziona bene con erbe robuste come rosmarino e timo.

Origano
Origano

Ad ogni modo per potere procedere a questo passaggio, tanto per cominciare si devono raccogliere i rametti al mattino e poi legare tutto insieme in piccoli mazzetti con spago o elastici, poi mettere i mazzetti in sacchetti di carta abbastanza grandi da dare una buona circolazione. Poi fare dei fori nei sacchetti cosi da consentire l’ingresso e l’uscita dell’aria e poi appenderli a testa in giù in un luogo che sia asciutto e ben ventilato come magari una stanza soleggiata. Per potersi asciugare in modo completo servono almeno due settimane anche se il tempo varia a secondo dell’umidità e delle temperature dell’ambiente.

Una valida alternativa è quella di essiccare l’origano in forno e per farlo non si deve fare altro che riscaldare il forno a 200 gradi e stendere le foglie dell’origano su carta forno, per poi distendere tutto su una teglia di metallo, cosi da evitare che le foglie si possano in qualche modo scolorire. Poi disporle in un singolo strato e coprirle con un foglio di carta da forno e ripetere il procedimento per un massimo di cinque strati.

Infine, l’essicazione può avvenire anche al microonde e in questo caso se si ha poco tempo è il caso di mettere due strati di carta assorbente da cucina sul piatto del microonde, per poi disporre le foglie di origano in un singolo strato, accendere il microonde ad una potenza massima e dopo il primo minuto cuocere ad intervalli di 20 secondi. Le foglie sono pronte quando si sbriciolano.