Riprodurre l’oleandro: come farlo con tre mosse

In che modo è possibile riprodurre l’oleandro? Partiamo dal presupposto che è una pianta che aggiunge un tocco estetico al giardino e che è molto resistente e anche facile da curare, resiste anche nel periodo di siccità e in ambienti difficili e poi anche le malattie comuni non hanno la capacità di farlo morire, come succede per altre piante.

Oleandro
Oleandro

Per poterlo riprodurre è necessario avere tutto a disposizione e quindi: guanti da giardino, cesoie disinfettate, un contenitore di plastica e poi del terriccio universale e della sabbia.

Fatto questo ecco i passaggi:

Ottiene le talee di oleadro: con le cesoie si devono scegliere i rametti più giovani e quelli che non hanno ancora fiorito, la lunghezza giusta è quella di almeno 10 o 15 centimetri, più se ne prendono e più si potrà avere successo. Dopo averle tagliate, è il caso di pulire le talee e rimuovere le foglie lasciandone solo alcune in cima.

Fai radicare le talee: il secondo step è quello di iniziare a farle radicare, è un passaggio che richiede un poco di pazienza e che è fondamentale per garantire lo sviluppo delle radici forti e sane: il consiglio è quello di riempire un contenitore o una bottiglia con l’acqua e immergere la base delle talee per alcuni centimetri, ma non del tutto per evitare che possano marcire e per aumentare la probabilità di successo. Poi coprire le talee con un sacchetto di plastica per mantenere il luogo umido, per vedere dei risultati ci vorranno dalle 3 alle 6 settimane.

Mettere le talee dentro l’oleandro: a questo punto, è il momento di trasferire tutto dentro un vaso per fare in modo che possano diventare robuste e quindi fare una miscela composta da 2 parti di terriccio universale e 1 parte di perlite. Per avere alla fine un perfetto drenaggio.