Riccardo di Chichester è il patrono dei cocchieri. Nasce nel 1197 in Inghilterra e qui difese la Chiesa dalle ingerenze del re e promosse un’energica riforma del clero nella sua diocesi. Rimasto presto orfano di entrambi i genitori dovette lavorare duramente nella sua fattoria assieme al fratello. Gli amici cercarono di combinargli il matrimonio con una nobildonna, ma lui declinò la proposta. Studiò e insegnò a Oxford, dove ebbe per maestro sant’Edmondo di Abingdon. Visse poi a Parigi e a Bologna, dove si distinse per la sua competenza in diritto canonico. In Italia rifiutò anche una seconda proposta di matrimonio. Ritorna in Inghilterra nel 1235. Studiò teologia dai domenicani a Orleans e a 45 anni ricevette l’ordinazione. Tornò nuovamente in patria, agendo per qualche tempo da parroco. Il beato Bonifacio di Savoia lo nominò vescovo di Chichester, in contrapposizione al candidato favorito da re Enrico III, ritenuto ignorante in teologia. La sua pietà per i bisognosi era nota e si prodigò particolarmente durante la carestia del 1247. Considerato santo già in vita, fu canonizzato ad appena nove anni dalla morte. Al santo è attribuita questa preghiera: “Grazie a Te, mio Signore Gesù Cristo, per tutti i benefici che mi hai dato, per tutti i dolori e gli insulti che hai sopportato per me. O pietosissimo Redentore, amico e fratello, possa io conoscerti più chiaramente, amarti con tutto il cuore, seguirti più da vicino”.