L’ISEE è l’acronimo di indicatore della situazione economica equivalente. Serve per misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica italiana. L’ISEE tiene conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare.
Per poter ottenere un ISEE bisogna dichiarare tutti i tipi di redditi percepiti. Si può richiedere in tre modi diversi, attraverso un centro CAF, un professionista oppure da soli online.
Per poter procedere al calcolo dell’ISEE per l’anno corrente, bisogna presentare alcuni documenti e informazioni. Innanzitutto i documenti di identità e i codici fiscali di tutta la famiglia. Serve poi lo stato di famiglia, cioè un documento che mostra qual è la situazione relativa ai componenti del nucleo famigliare aggiornata. Bisogna presentare poi la dichiarazione dei redditi di ogni componente della famiglia e se si è affitto serve anche il contratto di affitto. Per finire servono gli estratti conti delle banche e i patrimoni posseduti da tutti i componenti del nucleo famigliare.
Cosa fare se si commettono errori nella compilazione dell’ISEE
Prima di inviare tutte le carte, è meglio controllare bene. In caso di errore c’è ancora spazio per un arco di tempo di 10 giorni per procedere alla correzione. Esiste anche un modulo integrativo apposito per presentare nuovamente le informazioni per correggere quelle sbagliate da utilizzare entro 15 giorni dalla richiesta di presentazione del calcolo ISEE. Uno degli errori più frequenti è il mancato inserimento del conto corrente bancario. Un altro errore frequente è l’omissione di alcuni conti che non vengono usati più, ma che comunque dovrebbero essere dichiarati.
Se gli errori non vengono corretti ci potrebbero essere delle sansioni.
Le sanzioni sono:
- Amministrative, da un minimo di 5.164 euro ad un massimo di 25.822 euro;
- Penali, quando si hanno dei benefici dallo Stato che non spettano e il valore di questi benefici è superiore a 3.999,96 euro.
Tutti i benefici e le agevolazioni, inoltre, saranno revocate.