La dichiarazione dell’ISEE è molto complicata da compilare e a volte può succedere che ci siano degli errori. Nella dichiarazione si devono infatti inserire tantissimi dati come i redditi prodotti, gli immobili posseduti, la giacenza media dei conti, le carte prepagate, le auto, le moto, i conti, i libretti, i depositi, le carte, le partecipazioni, i titoli, le azioni, le auto, le moto, il mutuo o l’affitto.
ISEE, ecco cosa rischi se non dichiari tutto: “attenzione”
Se per un errore non si dichiara tutto, è possibile rimediare compilando un’altra dichiarazione. Questa dichiarazione è chiamata Isee integrativo, così da evitare sanzioni per falsa dichiarazione.
La maggior parte dei dati è estrapolata automaticamente dall’Agenzia delle Entrate, ma una parte di essa deve essere indicata dal dichiarante.
La dichiarazione Isee è un documento fondamentale, che consente di ottenere agevolazioni o aiuti nel caso di un reddito basso. Infatti si può chiedere il reddito di cittadinanza, il bonus bebè o la riduzione delle tasse universitarie.
Se dopo un controllo vengono accertate delle irregolarità nella dichiarazione Isee, il dichiarante può andare incontro a pesanti sanzioni e non può più richiedere dei benefici.
Inoltre, dobbiamo dire che chiunque abbia rilasciato dichiarazioni mendaci o atti falsi è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
Questi controlli però, sono fatti dopo tanto tempo, quindi se è stato un errore, si può tranquillamente rimediare senza avere nessuna sanzione.
Quando sono presenti degli errori, l’Inps invia una segnalazione di anomalia. Il contribuente può rimediare all’errore o semplicemente può inviare la dichiarazione Isee all’ente richiedente anche in presenza di errori, a patto che può giustificarli.
Secondo la Legge, se non si omettono delle cose per ottenere delle agevolazioni, si rischia di dover restituire un importo pari al triplo che era stato percepito. Le sanzioni possono variare dai 5164 euro fino a 25822 euro.