La mimosa è una pianta ornamentale molto diffusa soprattutto perché associata alla festa della donna.
La mimosa appartiene alla famiglia delle Mimosaceae ed è anche detta Acacia delbata. Si presenta con delle foglie di colore verde-argenteo, lineari e delimitate da un margine interno. Sono divise tra di loro a 8-20 paia sul rametto e composte a loro volta da 20-30 paia di foglioline perpendicolari alla nervatura. Questo albero è originario dell’Australia, poi importato è diffuso in tutto il mondo.
I fiori hanno una forma sferica e sono di colore giallo limone e sono raccolti in racemi lunghi dai 7 ai 10 cm. Ma di questa pianta, esiste anche il frutto, che diventa nero una volta raggiunta la maturazione. La corteccia è grigio-biancastra.
Come raccogliere i semi di mimosa: la tecnica completa
Coltivare la mimosa è semplicissimo, l’unica cosa che potete tenere sott’occhio è il posto dove intendi piantare la mimosa. Piantala quindi in zone riparate e travasala unicamente quando vedi le radici uscire fuori.
Questa pianta ha bisogno di un clima mite e non troppo ventilata, non sopporta infatti i grandi geli. Ha bisogno anche di un terreno sia poco acido, con un ph tra il 5,5 e il 6,5.
Se la pianta cresce in modo spontaneo, non ha bisogno di essere coltivata, se non in estate, quando ci sono le alte temperature. Se invece, viene coltivata in vaso, bisogna irrigarla molto più spesso. Ovviamente, bisogna evitare i ristagni idrici, che potrebbero far marcire la pianta.
Bisogna ricordarsi di concimare la mimosa ogni 15 giorni nei mesi da marzo ad agosto. Il concime ideale deve essere formato da humus o stallatico da mescolare al terreno. Diverso è il caso di una mimosa coltivata in vaso, per la quale è meglio utilizzare del concime liquido da somministrare regolarmente.
La potatura della mimosa non deve essere particolarmente frequente e deve essere fatta unicamente per alleggerire la pianta. Quindi deve essere fatta a fine fioritura, una volta all’anno, a marzo.
Per moltiplicare la mimosa, si possono raccogliere i semi e piantarli. Si può seminare al caldo, cioè si lasciano riposare i semi in acqua bollente per 48 ore, per poi metterli a dimora in un posto caldo caldo o all’aperto se in mesi primaverili.