Le piante di agrumi sono dei sempreverdi e sono adatti ai climi miti del sud o del centro Italia. Tra gli agrumi più diffusi troviamo sicuramente l’arancio, che è coltivato sia negli agrumeti che nei giardini. L’albero di arance fa parte della famiglia delle Rutacee e per il fatto di essere sempreverde non entra mai in un vero e proprio stato di riposo vegetativo, ma si limita ad una stasi invernale.
Non richiede grandi potature ma una leggera e regolare costituisce una buona premessa per la durata e la produzione equilibrata di arance.
Se non poti l’arancio in questo modo, la pianta potrebbe avere problemi
Per una giusta potatura dobbiamo conoscere l’albero, dobbiamo infatti sapere che fruttifera sui rami dell’anno precedente e che i rami crescono soprattutto in primavera, inizio estate e autunno. Ma ad esempio, a causa delle alte temperature e la mancanza di acqua può portare la pianta a non crescere. Lo stesso vale in inverno, quando fa troppo freddo.
Durante la stasi invernale si ha l’induzione delle gemme a fiore, e poi tra febbraio e marzo la pianta ha l’accumulo massimo di sostanze nutritive nelle foglie e nei rami. Quindi la potatura non deve mai essere fatta in questo periodo. Oltre alla fine dell’inverno, bisogna evitare anche i mesi troppo caldi e quelli troppo freddi. Si può intervenire quindi negli altri mesi, cioè principalmente nei mesi estivi, come giugno.
L’arancio può essere potato in diversi modi. La potatura di allevamento, serve a definire la forma che avrà l’albero. Questa fase dipende anche da com’è la pianta quando si acquista.
Se l’arancio è di due anni ed è già impalcato, significa che gli è stata data una forma dal vivaio, quindi non bisogna tagliare niente nei due o tre anni successivi.
Se invece le piante non sono state ancora impalcate in vivaio, mostreranno degli astoni principali che devono essere accorciati di ad un’altezza di 50-70 cm, così da stimolare la nascita di nuovi rami. Di questi nuovi rami se ne devono scegliere dai 3 ai 5 e bisogna tagliare il resto.
Poi si devono tagliare via i succhioni che nascono al di sotto del taglio, sul tronco.