Le ortensie portano sfortuna secondo la simbologia dei fiori e questa diceria deriva da molto lontano, dai tempi della sua scoperta. Il loro significato intrinseco è quello della distanza, dell’abbandono e del distacco soprattutto in ambito amoroso. Ma non è così per tutte le piante di ortensie che cambiano messaggio in base al loro colore.
Come ben sappiamo, infatti, i colori dei fiori di ortensia virano dal bianco, al rosa e al blu, insinuandosi in diverse sfumature e tonalità. Il cambiamento di colore non dipende dal tipo di pianta ma dal terreno. In base all’alcalinità o all’acidità i fiori di ortensia assumono colorazioni più chiare o più scure. Più un terreno è acido e più i fiori appariranno scuri, al contrario saranno chiari quasi eterei.
Ma, a parte il terriccio, a determinare il loro valore simbolico è proprio il messaggio che trasmette. E questo messaggio parte dall’origine della sua scoperta da parte di un botanico che ne ha potuto ammirare la fioritura in Asia, durante uno dei suoi tanti viaggi fatti nelle terre di Oriente così prospere di fiori ancora sconosciuti.
Le ortensie portano sfortuna a Philibert Commerson
Philibert Commerson è un botanico dall’aria afflitta sebbene sia completamente immerso nello studio delle specie vegetali. Quando giunge in Asia e vede per la prima volta la fioritura delle ortensie ne rimane affascinato tanto da decidere di portarne in Europa dei semi. Prima di presentare questa sua nuova scoperta deve trovare un nome.
Si decide a chiamare il fiore Ortensia in onore della sua amata Hortense Barrè che l’aveva accompagnato durante la sua spedizione estera. Lo fa in modo alquanto audace visto che la sua bella appartiene di fatto a un suo amico con il quale è sposata da diversi anni. Ma sa anche che si tratta di un amore impossibile e ostacolato da una promessa già fatta. Da qui il significato di lontananza e distacco tipico dell’ortensia.
Il suo nome latino però è Hydrangea e deriva dalla figura mitologica greca di Idra, il serpente a nove teste che spaventava le notti insonni dei poveri abitanti dell’Antica Grecia. Il nome è stato assunto per la particolare conformazione dei fiori che si dipanano in settori e presentano molti petali collegati assieme.
La cosiddetta “Rosa del Giappone” veniva adottata come emblema dalle famiglie più in vista per segnalare la differenza sociale nei confronti del volgo o del popolo che a loro pareva così volgare. Questa usanza fu adottata soprattutto in Europa in cui si percepiva forte la distanza fra la nobiltà e la plebe.
Le varie tonalità delle ortensie
I fiori blu simboleggiano un amore tormentato e pertanto profondo mentre l’ortensia rosa è un invito a lasciarsi andare all’amore perché la persona che la riceve è l’unica a popolare il nostro cuore. L’ortensia bianca, infine, indica la nascita di un nuovo sentimento che si verifica in maniera quasi improvvisa, sorprendendoci. Un messaggio di rinascita e speranza in cui tutto può accadere e il sole può tornare a brillare nelle nostre velate e, a volte, tristi vite.