La malattia da reflusso gastroesofageo avviene quando i succhi gastrici vanno a contatto con la parete dell’esofago, causandobruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.
Il movimento di acido dallo stomaco all’esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, principalmente dopo mangiato. Si manifesta con sintomi cosiddetti “tipici” come bruciore retrosternale oppure con sintomi “atipici”.
Il bruciore occasionale viene normalmente gestito con alcune correzioni nello stile di vita, e trattato con farmaci da banco. Quando il disturbo diventa giornaliero, questo può agirerisolutamente sulla qualità di vita. Nel 30-35% dei casi la Malattia da Reflusso Gastroesofageo si complica con abrasioni a livello dell’esofagoesofagite), ulcere o restringimenti (3-5%), mentre nella maggior parte dei casi non si individuano deterioramenti.
E’una patologia che è causata da diversi fattori, come quelli alimentari, anatomici, funzionali, ormonali e farmacologici. L’intensità dello sfintere esofageo inferiore rappresenta una barriera pressoria contro il reflusso ed è il componente più considerevole del meccanismo anti-reflusso.
Quando la pressione della zona diminuisce, come ad esempio durante il passaggio di acqua o cibo, il materiale acido e non-acido risale dallo stomaco all’esofago.
Se mangi queste cose ti viene il reflusso: ecco cosa evitare
Tra i cibi da evitare assolutamente per chi soffre di reflusso gastroesofageo rientrano le salse e soprattutto gli alimenti pieni di grassi come: fritti, carni rosse grasse, formaggi grassi o troppo olio. Questi, difatti, perdurano nello stomaco a lungo (perché richiedono tanto tempo per la digestione), stimolano un’ingente produzione di succhi gastrici (sempre per motivi legati alla digestione) e, infine, riducono il tono muscolare del cardias.
Nella stringa degli alimenti da evitare in presenza di malattia da reflusso gastroesofageo, rientrano: le bevande a base di, il cioccolato, la menta, i pomodori crudi, i superalcolici, le bibite gassate e le spezie come pepe, peperoncino, curry e noce moscata.
Viceversa consigliamo di consumare gli alimenti magri e pieni di proteine come carne bianca, uova. Anche il pesce fa bene perché, differentemente dai cibi grassi, sono più facili da digerire. Inoltre, implicano anche meno produzione di succhi gastrici e aumentano l’intensità muscolare del cardias.
Infine consigliamo la verdura fresca, per il ridotto contenuto di grassi e zuccheri, la cui digestione richiede una considerevole produzione di succhi gastrici.