Molte persone sono solite consumare frutta a colazione, pertanto abbiamo interpellato l’esperto per sapere se è un’abitudine corretta. La frutta contiene un carico zuccherino non indifferente, anche se ovviamente dipende dal tipo di frutta e quindi necessita di tempo per essere assorbita e sintetizzata dal nostro organismo.
Già questa affermazione dovrebbe far riflettere su quale sia il momento più adatto per consumare la frutta fresca ma anche la frutta secca. Quest’ultima contiene un carico calorico ancora più elevato rispetto la frutta fresca ma non per questo deve essere bandito dal nostro regime alimentare quotidiana.
A fare attenzione a questo apporto calorico devono essere i soggetti che soffrono di colesterolo alto o presentano un alto tasso di indice glicemico. Tali persone devono controllare sia il consumo di zuccheri che quello di grassi affinché il problema non vada a svilupparsi in altre patologie ancora più serie e pericolose.
La frutta a colazione fa bene
Se consideriamo l’alto apporto zuccherino e glicemico della frutta dobbiamo altresì comprendere che il momento migliore per consumare tale cibo corrisponde proprio al mattino o al massimo fino a metà pomeriggio. Questo perché diamo all’organismo tutto il tempo necessario per scorporare i vari elementi nutrizionali e trasformarli in energia, utile per affrontare le nostre incombenze quotidiane.
Il tardo pomeriggio e la sera non abbiamo necessità di assumere un buon contributo di energie perché tutto ciò che dobbiamo fare e predisporre il corpo al riposo notturno. Per cui, come dice l’esperto, prediligiamo il consumo di verdura fresca e anche di quella secca la mattina a colazione. In questo modo avremo il giusto contributo per partire alla grande e affrontare la giornata con un buon carico di energia.
Meglio la frutta fresca o la frutta secca? Secondo l’esperto dovremmo assumere entrambi perché ci forniscono micronutrienti differenti. In più la frutta secca ci fornisce quell’apporto di Omega-3 e Omega-6 che sono così importanti per il nostro organismo, in quanto gli elementi lo aiutano a svolgere le sue normali funzionalità.
Quando la frutta a colazione fa male
La frutta a colazione fa male quando non abbiamo bisogno di assumere una gran quantità di zuccheri perché il nostro organismo fa fatica a sintetizzarli. Può essere un problema genetico così come una conseguenza a un regime alimentare fin troppo elaborato e complesso, in cui mangiare troppi alimenti ricchi di grassi.
L’esperto in questo caso ci consiglia di fare una visita specifica e un controllo del sangue dal nostro medico curante, il quale ci saprà consigliare se assumere frutta oppure no. Qualora ne potessimo assumere solo in una piccola parte, ricerchiamo la frutta meno zuccherina come le mele, le fragole e le pere. Facciamo attenzione al grado di maturazione: più la frutta è matura e più contiene zuccheri. Scegliamo quindi la variante più acerba così da risparmiare in zuccheri.
E limitiamo il consumo di frutta nel nostro regime alimentare. Non mangiamo la frutta a colazione tutti i giorni ma facciamo a giorni alterni o solo alcuni giorni a settimana, in base alle nostre necessità salutari.