Le rose si possono seminare anche se è un metodo di coltivazione poco usato in quanto si preferisce quello per talee. In ogni caso la sua coltivazione è amata anche da chi non ha il pollice verde perché è semplice da curare e promette una fioritura davvero esaltante. Inoltre la rosa, in base ai propri colori, nasconde un linguaggio che è conservato nella memoria collettiva e che nasconde una sfumatura di messaggi pressoché infinita.
Bisogna anche considerare che esistono tantissime varietà di rose. Alcune possono essere coltivate in giardino altre rigorosamente all’interno di casa. Alcune varianti presentano fiori piccoli o grandi e un sistema fogliare poco pronunciato. Certe specie sono rampicanti e quindi adatte a creare un’arcata o a decorare pareti e recinzioni.
A tutte queste varianti di specie corrisponde una propria esigenza di coltivazione. Per cui, quando acquistiamo una pianta di rose dal fiorista non dimentichiamo di chiedere informazioni riguardo la sua manutenzione. Solo in questo modo possiamo garantire alla nostra nuova compagna una vita prospera e lunga il più possibile.
Le rose si possono seminare? Sì, ecco come fare
Le uniche rose che si possono ottenere tramite semi sono quelle selvatiche come, per esempio, la rosa canina. Questo perché le piante già ibridate non sono in grado di produrre semi. Di conseguenza, l’unico modo per ottenere delle nuove piante e una nuova coltivazione da questo tipo di rose è per mezzo di talee o innesto.
I semi sono nascosti nel falso frutto o nel cinorrodo e vanno raccolti quando si presenta di colore verde, non quando oramai vira all’arancio o al marrone perché significa che a quel punto i semi si sono già seccati. Andremo ad aprire il bocciolo così da raccogliere in un fazzoletto di carta i semi. Facciamo dunque un taglio longitudinale e raccogliamo i semi. Non sono presenti nella stessa quantità in tutti i boccioli: alcuni ne contengono pochi altri qualcuno di più.
I semi andranno piantati in autunno perché la germinazione dei semi di rosa è favorita con l’avanzare del freddo. Calcoliamo un range di temperatura che va da un minimo di 4°C a un massimo di 10°C. Il letto di terriccio di torba e sabbia deve mantenere un’umidità costante solo in questo modo i semi sono favoriti dall’apertura del germoglio.
Qualora le temperature esterne siano ancora calde possiamo utilizzare un metodo alternativo. Raccogliamo i semi all’interno di fogli di carta bianchi (senza alcun disegno colorato) che andremo a bagnare. Poi inseriamo carta e semi in un sacchetto che andremo a posizionare in frigorifero, così da mantenere la giusta temperatura fredda.
Controlliamo che non si manifestino muffe e qualora succedesse dobbiamo lavare i semi e ripetere l’operazione. Dopo alcuni mesi dovremmo vedere spuntare i germogli e sarà giunta l’ora di piantarli all’interno di un vaso. Sistemiamoli a una profondità massima di 3 centimetri e a una distanza l’uno dall’altro di 10 centimetri. Solo nel momento in cui si sviluppano le foglie, il fusto cresce e l’impianto radicale si diffonde allora potremo mettere a dimora le piantine in giardino.