Può capitare a volte che ci siano problemi con il proprio estratto conto bancario. In questo caso, si può aprire una contestazione, entro un preciso periodo di tempo e con le dovute modalità. Ci si può rivolgere ai soggetti che svolgono proprio questo controversie.
Andiamo però prima a vedere cosa sia questo estratto conto. Non è altro che un prospetto che la banca da al cliente che racchiude tutti i movimenti effettuati dal cliente nel periodo che si prende in considerazione.
Estratto conto, attenzione a questa operazione: ecco cosa rischiate
In ogni caso, se ci sono degli errori o delle cose non chiare, si può aprire una controversia. Questo si può fare entro 60 giorni, sennò viene automaticamente considerato approvato. In caso di anomalie, omissioni, duplicazioni, errori di calcolo, di scrittura, questo termine viene aumentato a 6 mesi. Invece se si riscontrano degli errori sostanziali, ad esempio come voci di spesa che non erano in programma o un errato calcolo degli interessi applicati, questo termine può aumentare anche di 10 anni.
La banca deve rispondere a questa controversia entro 30 giorni. Se questo non avviene ci si deve rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario. Se neanche in questo caso la cosa non va a buon fine, si può andare in tribunale. Ma prima di andare in tribunale, ci si deve rivolgere prima all’Arbitro Bancario Finanziario.
La contestazione scritta si deve inviare alla alla banca tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno e bisogna allegare una copia dell’estratto conto con tutta la documentazione per giustificare l’errore. La contestazione inoltre, non può essere generica ma deve essere specifica. Nel caso in cui la banca accoglie la richiesta, ci sarà la modifica degli errori. Dopo i 12 mesi si può fare un nuovo reclamo per poi rivolgersi all’Arbitro.
Una copia del ricorso si deve inviare alla banca, che ha 45 giorni per inviare all’ABF le prove in sua difesa e le controdeduzioni. Entro i 60 giorni successivi alla ricezione di questi ultimi documenti si avrà la decisione dell’ABF.