Se è pur vero che qualsiasi forma di investimento, anche quello più “sicuro” nasconde una certa quantità di incognite e di insidie, il contesto delle criptovalute ha inizialmente faticato ad imporsi sul mercato finanziario proprio perchè non è sembrato affidabile e convenzionale come ad esempio le risorse e il denaro tradizionale. Rispetto a questi ultimi, la cripto moneta vede il proprio valore venire “mutato” solo ed esclusivamente dalla richiesta da parte del mercato. Bitcoin è stata la prima crypto a trovare applicazione e diffusione, ma a lungo la sua struttura è rimasta perlopiù avvolta nel mistero per la stragrande maggioranza dell’utenza, ancora poco informata. Nel corso del tempo l’applicazione delle criptovalute è divenuto più chiaro e per questo differenziato in numerose altre varianti.
Chi ha acquistato Bitcoin ha fatto bingo: ecco quanto vale
Bitcoin ha quindi “sdoganato” l’idea di una valuta decentralizzata, non controllata da alcuna forma di autorità e che fa largo uso di termini come blockchain, token e altri termini strettamente legati al mondo della finanza vera e propria, ma ancora oggi non è considerabile una “moneta” ma una risorsa economica estremamente volatile proprio perchè il valore sta nella richiesta, ed essendo i Bitcoin in un numero limitato, la richiesta ragionevolmente difficilmente andrà al ribasso. Nonostante ciò sono ancora molti i fattori che comportano un valore molto “estremo” a distanza di poche settimane o mesi: Bitcoin dopo anni di “calma piatta” ha raggiunto per la prima volta i 1000 dollari nel 2013, corrispondenti ad un singolo token, poi nel corso degli anni, tra alti e bassi, il valore è aumentato progressivamente fino a raggiungere il picco di circa 69 mila dollari poco più di un anno fa, prima di subire un netto e costante “calo” fino agli attuali 19-20 mila dollari. In ogni caso chiunque abbia deciso di investire una cifra discreta su Bitcoin una decina di anni fa si è inevitabilmente ritrovato con un bel tesoretto!