Non tutte le chiese possono vantare la presenza di un manufatto miracoloso. Ma ancor meno di un coccodrillo che penzola dal soffitto. Un luogo devozionale importante, perché qui, secondo la tradizione, avvenne un miracolo. Ma anche un luogo curioso, vista la presenza del tutto inaspettata in un simile contesto del grande rettile. Ci troviamo nella chiesa di Nostra Signora delle Lacrime, un santuario che si trova a Ponte Nossa, in provincia di Bergamo.
La storia e il miracolo
Il santuario di Nostra Signora delle Lacrime si trova all’ingresso del paese, in località Campolungo. Si tratta di una costruzione eretta su una precedente chiesetta medievale di modeste dimensioni, al cui interno si trovava una tela quattrocentesca raffigurante la crocifissione. Ai piedi di Cristo morente, Maria tiene le mani incrociate sul petto, e, con sguardo addolorato, guarda l’osservatore. Secondo la leggenda da quello sguardo addolorato, da quegli occhi dipinti, sgorgarono lacrime di sangue mentre alcune giovani pastorelle pascolavano il gregge nei pressi della cappella. Non solo: la figura nella tela chiudeva ed apriva gli occhi. Una delle ragazze macchiò persino il suo grembiule del sangue miracoloso, e nel mentre la Madonna le parlò. La lacrimazione continuò abbastanza a lungo da permettere a molti di testimoniarla. Si narra persino di un incredulo cavaliere che passando innanzi al luogo del miracolo perse la vista e la riacquistò in un attimo di folgorazione mistica. Da allora il luogo è considerato sacro, e sull’antica cappella è stato costruito il santuario mariano oggi visibile.
Perché c’è un coccodrillo?
Tuttavia ciò che cattura maggiormente l’attenzione è la presenza di un coccodrillo imbalsamato lungo circa tre metri, posto sopra l’ingresso di destra. La presenza del rettile, documentata fin dal 1594, secondo la tradizione sarebbe dovuta al dono di un commerciante che, imbattutosi nell’animale presso Rimini, riuscì ad ucciderlo dopo aver invocato l’intercessione della Madonna di Ponte Nossa. Inoltre, è piuttosto probabile che il mercante in questione, lo abbia acquistato presso la città adriatica. Un’altra versione popolare narra invece che l’animale infestasse le acque del Serio, e che alcuni abitanti lo avrebbero catturato e collocato nel santuario come ringraziamento alla Madonna.
Una tradizione che continua nel tempo
La devozione popolare per la Madonna delle lacrime però non si è mai affievolita ed ancora oggi è cara alla gente del Bergamasco che la vive con simpatiche tradizioni. Durante il mese di aprile si abbatte un abete, preso dai boschi circostanti, lo si addobba e viene benedetto. Il 1º maggio è portato a braccio sulla cima del Pizzo Guazza e lo si pone a fianco della statua della Madonna. La sera del 1º giugno è bruciato, mentre il paese si prepara alla festa per “l’Apparizione della Madonna delle Lacrime”, tra canti, balli e spettacoli pirotecnici.