Potrebbe esserci un legame tra il consumo di carne e sclerosi multipla. Non è nuova come ipotesi e dopo l’annuncio del ruolo importante svolto dal virus Epstein-Barr nella malattia, questa settimana è la volta dei batteri e della dieta.
Dal microbioma dei pazienti che hanno questa malattia, si evince che fanno un maggiore uso di carne.
Carne e sclerosi multipla: come fare?
A tal proposito il Prof. Paolo Riccio, professore ordinario di Biochimica Generale all’Università della Basilicata a Potenza e docente di Neurochimica all’Università di Bari, ha espresso il suo parere a riguardo. Un malato di SM, può gustarsi una fetta di carne, ma meglio non esagerare dice, altrimenti potrebbe far aumentare l’infiammazione.
Meglio se accompagna quel piatto con insalata o verdure cotte per ridurre l’impatto. Ma la stessa cosa vale per i dolci e la frittura; meglio evitare di mangiarne troppi durante i pasti.
Aggiunge che frutta e verdura sono componenti essenziali di una dieta anti-infiammatoria. Però devono essere lavate bene!
Bisogna inoltre assumere alimenti ricchi di vitamina D perché nei pazienti con vitamina D, risulta spesso essere carente.
Carne: perché fa male?
I batteri buoni del microbiota intestinale, hanno un’azione sinergica, aiutano nel nostro metabolismo e contrastano l’infiammazione; mentre i batteri cattivi possono portare all’infiammazione della mucosa intestinale.
Attraverso la dieta possiamo variare la composizione della nostra microflora batterica, letteralmente dando da ‘mangiare’ ai batteri buoni, che si nutrono delle fibre alimentari, per noi indigeribili;
O a i batteri ‘tossici’ che sanno smaltire i prodotti derivanti da un’alimentazione ipercalorica ricca di grassi animali, carni rosse, fritture, sale e bevande zuccherate, ma che portano alla riduzione della biodiversità microbica intestinale, all’infiammazione intestinale e sistemica e alle malattie infiammatorie croniche.
Sclerosi multipla: i sintomi
La sclerosi multipla è una malattia cronica, che degenera sempre più e colpisce il sistema nervoso centrale.
I sintomi della sclerosi multipla si presentano in modo differente da persona a persona, in base alle lesioni presenti nel sistema nervoso.
La frequenza dei sintomi della sclerosi multipla può aumentare a lungo andare. Ma essa può essere trattata con cure farmacologiche idonee.
I sintomi sono diversi:
- fatica: le persone con questa malattia si sentono sempre stanche e fanno a fatica anche le azioni più normali.
- disturbi visivi: oscillazione ottica e visione doppia sono i sintomi più comuni
- problemi intestinali: gas e stistichezza
- disagi alla vescica: fatica nella minzione, incontinenza
- dolori diffusi: dolori, sensazioni di bruciore o di fastidio in diverse parti del corpo
- spasticità: disturbi muscolari, rigidità o pesantezza ai muscoli
- depressione e ansia
- disturbi del linguaggio: debolezza e mancanza di coordinazione della lingua e della muscolatura orale e facciale
- cefalea
- disturbi all’udito
- disfagia: difficoltà a deglutire
Insomma la situazione della sclerosi multipla è molto difficile. Ma per la situazione del cibo è meglio fare attenzione.