Chi ha un gatto sa molto bene quanto questo piccolo felino sia molto attento alla sua pulizia e alla propria igiene personale. D’estate, soprattutto alcuni gatti, iniziano a soffrire il caldo in maniera esponenziale e la maggior parte dei padroni pensa che fargli fare un bagno sia la soluzione migliore. Ma ogni quanto è corretto farlo? Scopriamolo insieme.
Lavare il gatto: si o no?
Com’è risaputo, il gatto non è un grande amante dell’acqua. Fatta eccezione alcuni razze di gatti, il felino tenderà a fuggire al minimo contatto con l’elemento. Eppure, pur non essendo la sua attività preferita, lavare il gatto è un’azione necessaria, almeno non costantemente. Con il lavaggio, non si possono eliminare dei possibili parassiti ma anche tanto altro. Serve infatti a eliminare lo sporco accumulato durante le passeggiate, a rimuovere l’eccesso di pelo nei periodi di muta. Il gatto è per natura un animale molto pulito. Provvede in maniera autonoma e accurata alla sua igiene, dedicandosi quotidianamente alle operazioni di toelettatura. È però altrettanto vero che il suo pelo può necessitare di cure specifiche e, per quanto sia pulito l’ambiente in cui vive, non sarà mai completamente immune allo sporco. A maggior ragione poi, se il tuo micio è abituato a scorrazzare in giardino o a scorrazzare nei dintorni: in questo caso, lo sporco sarà molto evidente.
Un’azione necessaria
Oltre all’accumulo della sporcizia, il micio potrebbe essere attaccato da alcuni parassiti che trova girovagando per il giardino o nei dintorni. Ebbene il mantello del gatto può essere soggetto a infestazioni ad opera di insetti e parassiti, come pulci, zecche e pidocchi. Per questo è consigliabile lavare il gatto di tanto in tanto, per prendersi cura del suo aspetto e del suo benessere. È inoltre importante ricordare che esistono situazioni in cui il lavaggio è praticamente obbligatorio. Questo è il caso, ad esempio, di un gatto che ha subito un intervento ed è costretto a indossare il collare elisabettiano. Oppure dei mici anziani che non provvedono più alla propria igiene personale e degli esemplari che sono entrati a contatto con sostanze tossiche, in quanto, leccandosi, rischierebbero di ingerire il veleno.
Ogni quanto lavarlo
Non esiste un tempo giusto per stabilire quando bisogna lavare il gatto. La frequenza è qualcosa di estremamente variabile. Occorre, per questo, tenere conto di diversi fattori come ad esempio: il tipo di pelo, la stagione dell’anno e lo stile di vita dell’animale. In generale, è consigliato per un gatto a pelo medio-lungo di essere lavato ogni 2-3 settimane. Invece, per gli esemplari a pelo corto, può essere sufficiente una volta ogni 2 mesi. In ogni caso, è comunque buona norma non eccedere con i lavaggi: se troppo frequenti, possono portare a un indebolimento del pelo.