Passano gli anni, cambiano i governi ma anche una popolazione come quella italiana, che è famosa per tante cose “famose” come l’essere sempre in disaccordo tra le parti a trovarsi inaspettatamente unanime su alcune cose, come il disprezzo verso il Canone Rai. La cosiddetta Tassa televisiva esiste fin dalla prima diffusione della Tv pur essendo stata concettualmente concepita addirittura prima: ancora oggi risulta essere un’imposta obbligatoria calcolata per la quasi totalità dei cittadini, che da sempre utilizzano e quindi possiedono almeno un apparecchio televisivo.
Il Canone Rai viene calcolato in base ad un’importo fisso concepito sul semplice possesso dell’elettrodomestico. Già questo ha reso il Canone Rai, che di fatto va pagato anche se la TV non la utilizziamo mai, particolarmente sgradito e pagato spesso controvoglia. Per anni solo una ridotta percentuale della popolazione nostrana pagava regolarmente la tassa televisiva, mentre la situazione è logicamente migliorata con l’istituzione del Canone Rai rateizzato e associato alla fatturazione dell’energia elettrica. Questo non ha reso la tassa televisiva meno indigesta ma ha permesso se non altro un più cospicuo “ritorno” da parte dello stato, delle risorse economiche necessarie sia per gestire il servizio pubblico nazionale ma anche per garantire un “aiuto” allo stato.
Canone Rai, quando scatta l’esenzione? Ecco tutte le casistiche
Esistono tuttavia diverse forme di esenzioni che esortano alcune specifiche categorie di cittadini nel pagamento della tassa televisiva.
Queste sono le seguenti.
- anziani over 75 con reddito fino a 8mila euro
- agenti diplomatici e consolari provenienti da paesi in cui è riservato lo stesso trattamento ai diplomatici italiani
- chi ha un’invalidità prevista dalla legge 104 ed è residente in case di riposo
- i militari di cittadinanza non italiana e appartenenti alle Forze Nato in stanza in Italia
- chi non possiede una tv
- chi è titolare di un’utenza elettrica nella seconda casa di proprietà
In quasi tutti i casi l’esenzione va richiesta attraverso uno speciale modulo presente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (QUESTO INDIRIZZO). Questo va compilato ed inviato assieme ad una copia del proprio documento presso l’indirizzo seguente: AGENZIA DELLE ENTRATE, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino, in un plico senza busta. Alternativamente è possibile inviare la richiesta all’indirizzo di Posta certificata cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.