Il concetto di comunicazione a distanza esiste da millenni: da partire dai segnali di fumo, gli “antenati” dei messaggi digitali odierni, passando a sistemi ingegnosi come i piccioni viaggiatori, fino ai molto più recenti sistemi effettivamente molto più tecnologicamente avanzati come il telegrafo ed il telefono, entrambi strumenti dall’impatto assoluto sotto ogni punto di vista. Il telefono in particolare è iniziato a diventare “popolare” a partire dal 20° secolo, inizialmente presso gli uffici e poi gradualmente presso le abitazioni private. Il gettone telefonico ha avuto un ruolo di estrema importanza per tutto il Novecento, contribuendo a rendere “normale” le telefonate concettualmente parlando.
I gettoni telefonici sono “nati” anche nel nostro paese in un anno preciso, il 1927, anno in cui la Stipel, una delle prime aziende adibite alla produzione di telefoni e gettoni adibiti per il loro funzionamento in occasione della Fiera Campionaria tenutasi a Milano. In tale luogo, i gettoni in questione sviluppati in ottone o in alpacca servivano proprio ad evidenziarle le potenzialità dello strumento. Dagli anni 30 altre aziende telefoniche controllate dallo stato hanno iniziato a concepire varie forme di gettone telefonico, fino all’unificazione dello standard del 1959: il gettone fu così unificato in un solo modello, mantenuto fino al 1980, anno in cui la produzione generale di questi oggetti si è arrestata.
Trova il gettone telefonico 7805 e sei ricco sfondato: FOTO
Tutti i gettoni dal 1959 al 1980 recano 4 cifre su uno dei lati che evidenziano rispettivamente anno e mese di produzione. Il gettone 7805 quindi evidenzia l’anno di produzione 1978 e il mese di maggio che è il numero 5.
Diverse aziende hanno sviluppato gettoni di questo tipo, ma il più interessante è quello che reca la sigla UT, che in buone condizioni vale 5 euro, ma che può valere fino a 12 euro in condizioni eccellenti di conservazione.