Il vaiolo delle scimmie di cui si sente sempre più parlare al telegiornale è collegato in qualche modo al virus del Covid? Negli ultimi mesi i media si sono occupati molto del vaiolo delle scimmie. Il virus è stato identificato per la prima volta nelle scimmie del Congo nel 1933 e da allora si sono verificati focolai occasionali.
È noto anche come malattia simile al vaiolo o variola minor, lo stesso virus che causa il vaiolo negli esseri umani. Nel marzo di quest’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emesso un allarme relativo all’identificazione di due casi confermati da un ceppo di virus del vaiolo delle scimmie chiamato “Simian Viperovirus type 5” (SVV5) segnalati dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC). A questi casi ne sono seguiti molti altri in Europa, tra cui l’Italia.
Cos’è il vaiolo delle scimmie?
Il vaiolo delle scimmie è una malattia molto rara che si riscontra nei roditori africani e nelle scimmie. È causata da un virus imparentato con quello che provoca il vaiolo nell’uomo. Le persone possono essere infettate dal vaiolo delle scimmie entrando in contatto con il sangue, i fluidi o gli escrementi di animali infetti o toccando oggetti che sono stati contaminati con questi fluidi. Quando le persone vengono infettate, sviluppano febbre, eruzioni cutanee e altri sintomi simili all’influenza. In alcuni casi, l’infezione può portare alla cecità, all’ingrossamento del cervello o alla morte.
Cos’è il Coronavirus?
Il Coronavirus (CoV) è una famiglia virale che comprende virus presenti nell’uomo e in animali come i pipistrelli. Alcuni di questi virus sono lievi, mentre altri sono gravi o possono addirittura essere fatali. I focolai di questi virus si verificano in tutto il mondo. Esistono cinque tipi principali di coronavirus che infettano le persone: SARS, MERS, epatite E, il comune raffreddore e il nuovo ceppo di CoV chiamato Sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS-CoV). Il MERS-CoV è un virus zoonotico (o trasmesso dagli animali) che è stato collegato ai pipistrelli.
I virus sono collegati?
Il nuovo virus associato alla recente epidemia di vaiolo delle scimmie in Africa è strettamente correlato al coronavirus che causa la MERS. Ciò significa che il virus può essere trasmesso tra le persone. L’indagine sulla natura del nuovo virus evidenzia l’importanza della biosorveglianza. Si tratta della raccolta, dell’analisi e della condivisione tempestiva di informazioni sulle minacce biologiche per prevenire e contenere le epidemie.
Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è solitamente di circa 10-14 giorni. I primi sintomi sono febbre e mal di testa, seguiti da un’eruzione cutanea pruriginosa che può assomigliare a piccoli brufoli o vesciche, di solito sul viso e sulle mani. L’eruzione cutanea di solito scompare dopo qualche giorno, ma la malattia può durare più a lungo, fino a 3 settimane. L’eruzione cutanea e gli altri sintomi sono molto simili a quelli di altre malattie, per cui sono necessari esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per il vaiolo delle scimmie. Il trattamento è generalmente sintomatico e di supporto, consistente nella fluidoterapia e in altri metodi per ridurre la gravità dei sintomi.