Il gelso è conosciuto soprattutto per i suoi frutti. Come non molti sanno però, non sono dei veri e propri frutti, ma si tratta di sorosi, ovvero il frutto è solo la parte centrale. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Moracee ed è una pianta che si può coltivare anche in giardino.
Ne esistono due specie principali, quelli neri e quelli bianchi e si contraddistinguono per il colore del frutto. L’albero della prima specie ha una dimensione più piccola rispetto a quello bianco e produce dei frutti più pregiati. Inoltre, ha foglie più grandi e più belle. Si possono anche usare per uno scopo terapeutico, grazie alle loro incredibili proprietà curative.
L’albero del frutto bianco, invece, può avere grandi dimensioni quindi bisogna potarlo regolarmente. Resiste molto bene al freddo e come già detto prima, produce more bianche che sono un po’ meno buone delle nere.
L’albero di gelso riduce l’inquinamento: ecco come e perché
Il gelso è una pianta con origini asiatiche, ha bisogno di tanto spazio dato che può arrivare anche a 5/6 metri.
È una pianta molto resistente, infatti può vivere molti anni, anche nei climi freddi del nord Italia. Può arrivare anche a 300 anni di vita e l’albero nero può produrre frutti per centinaia di anni. Anche il gelso bianco può vivere tanti anni, infatti può vivere fino a 150 anni, ma ha una produzione di frutti più lenta.
Il gelso si può tranquillamente coltivare in giardino, ma bisogna avere tanto spazio, dato che le radici si espandono molto, ma allo stesso tempo lo rendono molto resistente agli agenti atmosferici. Il gelso inoltre, è in grado di superare anche periodi di siccità, ma anche di freddo intenso.
Una delle qualità più apprezzate di questa pianta è che le parti aeree del gelso possono assorbire gli inquinanti atmosferici, mentre le sue radici gli inquinanti del suolo. Le foglie assorbono anidride carbonica, monossido di carbonio, acido fluoridrico, anidride solforosa e cloro dall’atmosfera. Infatti, questa pianta può assorbire 5,7 g anidride solforosa per kg di foglie secche. Le radici del gelso sono più grandi vicino al fusto e poi si vanno man mano ad allungare. Formano quindi una struttura fibrosa simile a un tappeto che aiuta ad assorbire alte concentrazioni di inquinanti di carbonio dal suolo.
E’ quindi la pianta ideale da piantare per recuperare terreni contaminati intorno alle industrie e alle fabbriche di prodotti chimici.