La carenza di ferro nutrizionale, è legata alla nostra routine alimentare giornaliera, si riscontra quando il nostro organismo non assimila soddisfacente ferro dalla dieta, ovvero dai cibi che ingeriamo quotidianamente.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo esisterebbero circa 2 miliardi di persone colpite da carenza di questo minerale, certamente in misura diversa e non sempre in modo patologico. Per esempio, chi vive una dieta vegetariana o vegana è più predisposto a patire di carenza di questo minerale o di vitamina B12 rispetto a chi ha una nutrizione più varia e variegata.
Ciò, però, non deve condurci nell’errore, parecchio diffuso, di considerare come fonte di ferro solo la carne, specialmente la carne rossa, perché non è affatto così. Possiamo però dire che il ferro (Fe) è un elemento che troviamo nel nostro sangue all’interno di diverse proteine sostanziali per l’organismo, come l’emoglobina ad esempio. L’emoglobina è una proteina presente all’interno dei globuli rossi, che riveste una funzione necessarie: muove l’ossigeno dai polmoni alle cellule del nostro corpo. Non a caso, per diagnosticare una mancanza di ferro si procede, in prima istanza, ad un esame del sangue, esaminando proprio i valori dell’emoglobina.
Questi ultimi non devono calare al di sotto di una certa soglia: 12 grammi per decilitro (g/dL) nelle donne e 13,4 g/dL negli uomini. Se i valori sono al di sotto di questi, si procede con aggiuntivi accertamenti per appurare la natura di questa mancanza di ferro nel nostro corpo. Tutti i giorni il nostro corpo perde piccole misure di questo minerale attraverso le urine, la sudorazione, le feci, le mestruazioni e l’allattamento nelle donne; mangiando determinati alimenti possiamo ripristinarlo. Ecco i migliori alimenti che racchiudono questo minerale e che è consigliato consumare in caso di carenza.
Carenza di ferro: ecco tutti gli alimenti che integrano questo minerale
Tra gli alimenti che bisogna consumare in mancanza di ferro troviamo sicuramente il fegato, le frattaglie, le carni, specialmente quella di tacchino. Ma anche il pesce, le vongole, i frutti di mare, il tuorlo d’uovo, i legumi. Continuiamo con i funghi secchi, la frutta secca, i cereali integrali, la farina di soia ed infine, verdure a foglia verde scuro.
È buona regola legare ai cibi di origine vegetale, quindi ferro non-eme, un alimento ricco di vitamina C, ad esempio i pomodori, il kiwi, gli agrumi, per poter ottimizzare il livello di assimilabilità.In diversi casi può essere valido prendere integratori e acido folico, ma sempre e solo dietro sottoscrizione del proprio medico e in presenza di una insufficienza di ferro evidente.