Il contesto telematico ci ha reso (quasi) tutti maggiormente scafati con la tecnologia, anche solo superficialmente, in quanto la maggior parte della popolazione è almeno a conoscenza di terminologie come smartphone, computer, internet, messaggi e simili e proprio questa consapevolezza maggiore rispetto al passato, “posseduta” in particolar modo dalla popolazione più giovane permette alla maggior parte di noi di contrastare i pericoli che arrivano dal web, che sono estremamente diffusi. Spesso infatti questi hanno il preciso intento di venire in possesso dei nostri dati, in modo anche molto ingegnoso e difficile da scoprire. In molti casi questi utilizzano entità ed enti conosciuti come le varie banche, Poste Italiane o INPS, che rappresenta il principale ente previdenziale del nostro paese, qualcosa che conosciamo tutti. Ma come riconoscere “l’ultimo tipo” di truffa, e come difendersi?
Nuova truffa INPS: ecco come riconoscerla e come difendersi
L’INPS infatti da anni ha migliorato molto i propri sistemi di sicurezza, che nel recente passato hanno effettivamente portato numerosi cittadini a diventare vittima di raggiri e furti di dati, ingannati da messaggi e comunicazioni molto simili a quelli che potevano sembrare avvisi tramite email, sms o messaggi, a causa della nomenclatura INPS.
Uno dei tentativi di truffa basati sul nome INPS avviene tramite SMS, in quello che viene soprannominato Smishing, ossia una forma di Phishing che funge attraverso messaggi testuali. Questi presentano intestazioni chiamate “INPS” e hanno sempre un link al loro interno, così da convincere la vittima ad aprire il collegamento, solitamente invitandola attraverso messaggi che “spaventano”, come eventuali problemi di erogazione della pensione, di denaro mancante e simili.
In molti casi aprendo questi link possono configurarsi due situazioni, la prima porta ad una pagina anch’essa “finta INPS” che “invita” ad accogliere i dati dell’utente, così da “rubarli”. In altri casi questo può provocare telefonata da parte di un truffatore che si finge un impiegato INPS.
La soluzione è diffidare, eliminare i messaggi e non abboccare a questi finti operatori visto che l’INPS non fa utilizzo di questa forma di comunicazione, come evidenziato attraverso la pagina ufficiale dell’INPS che evidenzia le truffe più comuni e come difendersi.