Come ormai sappiamo, non vengono più usati i gettoni telefonici per chiamare, ma sono stati sostituiti prima dalle schede telefoniche e poi dai smartphone che usiamo ancora oggi. Uno dei più famosi e sicuramente quello della STIPEL del 1927. Si tratta di un gettone che ha rivoluzionato la comunicazione del tempo e ha segnato lo sviluppo telefonico. Comparsi già negli anni ’30, durarono fino al 2001, ma in Italia potevamo ancora essere scambiati con le schede telefoniche nei negozi 187 della Telecom. Ad oggi nessuna delle due cose viene usato.
Quanto vale il gettone telefonico più raro di tutti? Ecco la risposta
Come abbiamo detto anche prima, tra i gettoni più famosi troviamo quello della STIPEL del 1927, rappresenta infatti la rivoluzione per il telefono italiano.
La STIPEL è un’azienda di telefonia del Piemonte e della Lombardia. Cominciarono a coniare i gettoni nel 1927 per la Fiera Campionaria di Milano. Questo gettone però si poteva usare solo all’interno della fiera. Erano fatti di alpacca, ovvero una lega formata da rame, nichel e zinco o bronzo.
Il primo gettone italiano era molto particolare, infatti da un lato aveva una doppia scanalatura. In alto, su uno dei due lati, possiamo vedere la scritta S.T.I.P.E.L., cioè l’azienda di produzione. Sempre sul lato, al centro troviamo una cornetta telefonica, simile a quelle che si usavano al tempo. In basso invece, possiamo leggere l’anno del 1927 e la scritta anno V. Anno V rappresentava il quinto anno dell’epoca fascista, iniziata nel 1922. Dall’altro lato invece, abbiamo una sola scanalatura che presenta solo il nome dell’azienda in questione che ha prodotto la moneta.
Questa moneta, come anche le altre, non vale molto, è più un simbolo. Alcuni esperti però sono arrivati a stimare il suo valore anche di 100 euro. Se invece presentano degli errori di coniatura, ad esempio la mancanza del punto dopo la L, allora potrebbero valere anche fino a 150 euro, ovviamente se conservato in ottime condizioni.