La storia della comunicazione telefonica in Italia segue di pari passo quella tecnologica, legata al contesto delle comunicazioni. Del resto anche l’invenzione del telefono viene considerata di “stampo italiano”, opera di Antonio Meucci, anche se la paternità di questo strumento di comunicazione è stata contestata in passato, è stata recentemente rivalutata ed associata allo storico inventore toscano. Il gettone telefonico costituisce ancora oggi uno step fondamentale per l’idea stessa della comunicazione e distanza e può essere considerato una sorta di antenato dei nostri moderni smartphones ed ancora oggi è un importante oggetto storico e collezionistico.
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Il gettone telefonico ha iniziato a diffondersi in Europa, e nel resto del mondo, a partire dai primi anni del 20° secolo. In Italia la prima “apparizione” è datata 1927, durante la Fiera Campionaria di Milano, dove i visitatori poterono provare i telefoni esposti nella fiera proprio con alcuni gettoni realizzati in ottone o alpacca. Lo sviluppo dei gettoni su vasta scala è sostanzialmente iniziata di li a poco, con una diversificazione territoriale dei gettoni che ha portato le diverse aziende adibite alla loro produzione a svilupparne di ogni aspetto e materiale, a seconda della zona del paese.
Solo dopo la seconda guerra mondiale il gettone è stato standardizzato, dopo lo sviluppo di un modello unico, messo a punto nel 1959 e prodotto fino al 1980. Fino al 1945 ogni zona del paese aveva una propria tipologia di gettone che corrispondeva a diversi “scatti”, ossia ogni gettone garantiva una durata di conversazione definita, processo mantenuto fino alla scomparsa dei gettoni, nel 2001.
I gettoni dell’era pre “standardizzazione” sono ovviamente i più rari, e tra quelli maggiormente ambiti spicca quello della TETI del 1935, dall’aspetto zigrinato e riconoscibile per la vistosa scritta TETI su uno dei lati. E difficile da trovare in buone condizioni ed oggi un esemplare in buono stato vale fino a 250 euro, ma se tenuto perfettamente, cosa rarissima, il valore può sfiorare i 2000 euro!