Pazzesco, ecco quanto possono valere questi antichi gioielli: tutti senza parole…

Fin dall’antichità lo sviluppo di gioielli è stato strettamente “necessario”, ed è proseguito via via con sempre maggior definizione e raffinazione con lo sviluppo di nuove tecniche metallurgiche diffuse. Da una connotazione “arcaica”, i gioielli hanno manifestato una certa tendenza ad essere sempre presenti nella storia umana, fin dalla Preistoria, quando utilizzando materiali grezzi, i nostri antenati hanno da sempre fatto ricorso a questi ornamenti, comunemente associati nella loro accezione “moderna” ai metali preziosi.

Nessuno se lo aspetta ma questi gioielli valgono una fotuna

I gioielli “moderni” sono una versione estremamente differente rispetto a quella antica. L’accezione moderna legata a questi oggetti nasce intorno alla metà del 19° secolo, subito dopo la seconda rivoluzione industriale, con l’affermazione di nuovi stili artistici e tecniche di produzione e lavorazione dei metalli, che hanno portato gli stili di gioielli. Fino a quel momento i gioielli erano calcolati con un valore economico ed erano quindi evidentemente sfarzosi.

Quelli moderni hanno un valore più legato a quello che rappresentano, alla griffe di appartenenza ma anche alle finiture, ma è comuque importante valutare la tipologia e qualità dei metalli preziosi impiegati. Come distinguere un gioiello di valore?

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In genere, devono essere realizzati a mano, in alcuni casi è possibile comprenderlo dai dettagli che possono presentare delle imperfezioni tipiche dalla lavorazione a mano, e che allo stesso tempo evidenziano una cura delle finiture particolare e non riscontrabile in tutti i “pezzi”.

Anche la presenza di firme famose, come brand conosciuti indubbiamente aumenta l’interesse e quindi anche i prezzi del mercato, che è fortemente condizionato proprio da quest’ultimo fattore, più che dalla purezza dei metalli.

Questi devono presentare qualche forma di dicitura impressa tramite punzonatura per comprenderne l’autenticità, solitamente espressa in carati (18k, 14k…) nel caso dell’oro e platino oppure in cifre per quanto riguarda l’argento.

Solo un esperto orafo e gemmologo possono valutare con precisione un gioiello ma è sempre bene non fermarsi alla prima valutazione.