La manutenzione della caldaia a gas è un lavoro importantissimo, con la quale assicurare il corretto funzionamento dell’installazionedi riscaldamento e tenere bassi consumi ed emissioni. Poi, diversi interventi periodici sono necessari per legge, come il controllo dei fumi della caldaia per ragioni di sicurezza e funzionalitàenergetica.
Ovviamente è possibile stimare la possibilità di surrogare la vecchia caldaia, specialmente in presenza di rendimenti non ideali e costi di manutenzione smisurati, acquistando un impianto di nuova origine più conveniente in termini economici e ambientali. Ecco cosa bisogna sapere sulla revisione della caldaia, per apprendere come e quando fare la manutenzione dell’impianto di riscaldamento.
Pulizia della caldaia: ecco quando farla e cosa prevede
La ripetitività dei controlli per la revisione della caldaia a gas dipende da certi aspetti, tra cui: tipo di alimentazione; data di installazione;potenza dell’impianto. Per quanto riguarda la manutenzione regolare il riferimento da valutare è il libretto della caldaia, dove è indicato quando è indispensabile far ispezionare l’impianto. In assenza del libretto è doveroso tenere il calcolo delle indicazioni del tecnico, il quale dopo l’installazione decide la frequenza delle ispezioni periodiche, in genere con cadenza annuale o biennale.
Nell’intervento di manutenzione regolare della caldaia il tecnico avanza con una serie di controlli, tra cui: pulizia del bruciatore;esame dei filtri; controllo della resistenza dell’impianto; pulizia dello scambiatore; verifica della ventilazione nel locale; analisi della produttività della caldaia. Il riscontro dei fumi della caldaia, invece, deve essere conseguito secondo quanto previsto dalle direttive di legge, tuttavia di solito tale intervento viene attuato assieme alla manutenzione ordinaria annuale.
Il monitoraggio dei fumi di scarto va fatto ogni: 1 anno, per caldaie con potenza oltre 100 kW a combustile solido o liquido; 2 anni, per caldaie con potenza oltre 100 kW a gas metano o GPL; 2 anni, per caldaie con potenza da 10 a 100 kW a combustibile solido o liquido; 4 anni, per caldaie con potenza da 10 a 100 kW a gas metano o GPL.
Dopo ciascun controllo il tecnico rilascia un attestato, dando una copia del documento al responsabile dell’impianto e mandandone un’altra al Comune di riferimento per possibili ispezioni. Ecco dunque quando e come viene effettuato un controllo.