Pochi obblighi di pagamento sono meno tollerate della ancora non percepita come tale al 100 % tassa televisiva, chiamata generalmente ed in modo non propriamente corretto Canone Rai. Si tratta di un pagamento che viene effettuato ogni anno o ogni mese in base alla legislazione attuale.
Questa forma di imposta obbligatoria per i possessori di un apparecchio televisivo, e poche cose riescono ad unire idealmente “l’italiano medio” come la volontà di abrogare o comunque non pagare proprio il Canone Rai che però resta necessario per lo stato, in quanto numeri alla mano, oltre un miliardo e mezzo di euro “derivano” proprio dal pagamento di questa tassa, che comunque viene “evasa” da 2/3 della popolazione nella sua ultima forma. Ma che succede a chi non paga il Canone Rai?
Tassa televisiva
Molti non hanno ancora accettato idelmente la natura di imposta del Canone Rai che non è infatti un canone, ma una imposta vera e propria, attualmente pari a 90 euro, di cui “solo” 74 sono effettivamente destinati a coprire le spese dello sforzo pubblico nazionale, il resto è destinato allo Stato.
Da decenni lo stato prova a rendere il Canone Rai concettualmente meno indigesto, e l’ultima versione concepita nel 2016 ha portato l’adozione di un formato legato alla fatturazione dell’energia elettrica, ed opportunamente dilazionato. Ancora oggi il Canone risulta essere rateizzato in 10 parti da 9 euro l’una, a partire dal primi 10 mesi dell’anno.
Cosa succede a chi non paga il Canone Rai? Ecco le incredibili conseguenze
Ma cosa succede se non si paga il Canone Rai? Trattandosi di una tassa in tutto e per tutto, sono inizialmente previste delle sanzioni, che possono essere pari a 2 a 6 volte l’importoo annuo, quindi da 180 a 540 euro, al quale va aggiunto il corrispettivo non pagato.
L‘Agenzia delle Entrate invita tramite dei solleciti al pagamento, ma se la tassa non viene corrisposta lo Stato procede in maniera identica a fronte del mancato pagamento di una qualsiasi tassa, ossia l’evasore viene iscritto al ruolo e viene aperto un fasciscolo corrispondente, che può portare al blocco del conto ed al pignoramento.