Non è un buon periodo per la sicurezza alimentare nel nostro paese. Dopo i casi di listeriosi dovuti all’ingestione di wurstel crudi e all’avvelenamento da mandragora nel napoletano, causato dall’accidentale miscuglio dell’erba velenosa con gli spinaci, arriva la notizia di un maxi sequestro di purea di frutta scaduta confiscata nel bolognese.
L’area è famosa in tutta Italia per la produzione di succhi di frutta, marmellate e altri derivati dalla purea di frutta. I Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione hanno trovato ben 36.600 chilogrammi di frutta in condizioni asettiche scadute di validità. Un sequestro di merce per un valore di 500mila euro. Scopriamo cosa è successo più specificamente.
Maxi sequestro nel bolognese: purea di frutta scaduta
Questo il comunicato pubblicato sul sito del Ministero della Salute che descrive l’operazione.
“Nell’ambito dei controlli svolti nel settore delle attività produttive, i Carabinieri del NAS di Bologna hanno effettuato una ispezione presso uno stabilimento per la lavorazione della frutta e suoi derivati ubicato nella provincia bolognese. L’attività ispettiva a evidenziato da subito delle condizioni igienico sanitarie insufficienti sia all’interno delle celle frigo sia nella tensostruttura destinata allo stoccaggio dei prodotti lavorati. Proprio all’interno della tensostruttura, i NAS hanno rinvenuto 36.600 kg di purea di frutta in condizioni asettiche scaduti di validità. Per tale motivo si è reso necessario procedere al sequestro amministrativo degli alimenti il cui valore si aggira intorno ai 500 mila euro. Le carenze accertate, inoltre, sono state segnalate alla competente Autorità Sanitaria per i provvedimenti conseguenziali”.
Il ruolo dei NAS: cosa fanno?
Il Nucleo Anti Sofisticazione dei carabinieri effettua proprio controlli, investigazioni e ispezioni sanitarie volte ad evitare l’arrivo sul mercato di cibo non conforme, il traffico illegale di medicinali o ancora le frodi inerenti al settore della consumazione. Proprio le ispezioni nelle aziende sono tra i compiti principali del nucleo, che deve attenersi al protocollo Hazard analysis and critical control points e fare attività di campionamento sull’analisi di prodotti o ancora, rilasciare autorizzazioni.
I Nuclei Anti Sofisticazione possono intervenire in tutti i luoghi di produzione, deposito, vendita e somministrazione di alimenti destinati al consumo. Svolgono indagini anche sulla contraffazione dei medicinali, sull’uso di sostanze negli allevamenti animali e sull’uso illegale di anabolizzanti. In sintonia e in concerto con l’Agenzia delle Dogane operano per contrastare il commercio di prodotti illegali provenienti da fuori i confini dell’Unione Europea, illegali o non conformi alle norme UE.