Influenza stagionale: sintomi, cure e trasmissione

Quando un anno solare si appresta a terminare, puntuale arriva la consuta e quasi “attesa” dagli italiani epidemia di influenza stagionale, che dopo il Covid assume connotati e caratteristiche “sociali” differenti. A distanza di oltre 2 anni dall’inizio dell’emergenza pandmica infatti anche l’influenza comune, quella che presenta una forma di “mutazione” rispetto al naturale virus dell’influenza. L’influenza stagionale di quest’anno manifesta caratteristiche sensibilmente diverse proprio perchè cerca di adattarsi, ma che proprio in combinazione con il Covid, che non è totalmente debellato seppur meno pericoloso può effettivamente essere una più che discreta fonte di preoccupazione.

Influenza stagionale: sintomi, cure e trasmissione

L’influenza stagionale di quest’anno, esattamente come per il Covid viene trasmessa attraverso vie aeree, trattandosi di una tipologia di micro organismo che “viaggia” attraverso la respirazione (contagio virale). Come già accaduto in passato esistono delle sottovarianti già comuni e registrate come influenza A (che a sua volta viene suddivisa  in H1, H3, N1 e N3) e B, ma quello che spaventa maggiormente e che ha determinato un picco di contagi anche superiore rispetto agli altri anni a causa del cambio di temperature, che sviluppa anche i Rhinovirus ossia le forme di raffreddore ed influenza più “comuni” oltre al già citato Covid. Proprio la combinzione delle malattie appena accennate possono scaturire in altre forme e hanno determinato oltre 550 mila contagiati nelle ultime settimane.

Tra i sintomi comuni non ci sono particolari novità: febbre alta, malessere generico, tosse, catarro, mal di gola e mal di testa, mentre i bambini ed anziani nonchè gli immunodepressi possono anche palesare altre forme di sintomi come nausea, vomito e diarrea. Si tratta di sintomi che generalmente non proseguono a lungo oltre il periodo di incubazione ma che non vanno mai sottovalutati perchè possono indebolire il sistema immiunitario, dando “via libera” ad altre patologie.

Importante, abbastanza ragionevolmente, disinfettare le aree di contatto fisico e cambiare aria con una buona frequenza.

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