Secondo le stime, circa 15 milioni di italiani sono ipertesi e di questi solo il 50% sa di esserlo, e più del 60% non raggiunge la pressione adeguata con la terapia. Eppure tra i numerosi fattori di rischio per la mortalità per malattie cardiovascolari, l’ipertensione spiega il 40% dei decessi per ictus e il 25% di quelli per la malattia coronarica e anche le cattive abitudini alimentari concorrono a questo rischio, motivo per cui l’alimentazione gioca, dunque, un ruolo davvero importante.
Ma come è possibile prevenire e gestire la pressione alta a tavola?
Ecco alcuni preziosi consigli sui cibi da evitare completamente. E’ intanto importantissimo ridurre il sale: 1 solo grammo di sale contiene infatti circa lo 0,4 grammi di sodio e un consumo eccessivo può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, specie nelle persone predisposte. Negli ipertesi la diminuzione del sale nella dieta comporta infatti una riduzione della pressione sistolica di 5 mmHg e della diastolica di 3 mmHg.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre mai più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera in quanto corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da tè raso. Il sale non è soltanto quello che viene aggiunto nella preparazione dei cibi, ma è anche quello naturalmente presente nei vari alimenti, soprattutto in quelli conservati e in quelli pronti.
E’ quindi consigliabile rendere saporiti i piatti senza l’utilizzo del sale utilizzando piuttosto cibi con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, menta, origano, timo, semi di finocchio); spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, curry) ma anche succo di limone e aceto.
Altra cosa fondamentale è la riduzione dei grassi in quanto un apporto elevato può aumentare i livelli di colesterolo nel sangue ed aumentare a sua volta il rischio di infarto, ictus e arteriopatie periferiche. In particolare, è necessario anche evitare carni e latticini eccessivamente grassi. Cosa che forse non si conosce è anche il controllo del proprio peso in quanto per ogni chilogrammo in meno, la pressione arteriosa si riduce di un millimetro di mercurio.
L’obesità è proprio uno dei principali fattori di rischio cardiovascolari e quindi mantenere il peso forma aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa riducendo il rischio di sviluppare altri disturbi cardiometabolici come diabete e malattie coronariche. Tra i cibi da evitare ci sono tuttavia anche a liquirizia che può provocare ritenzione idrica e conseguente aumento della pressione; caffè che contiene sostanze vasocostrittrici; salse pronte come ketchup, maionese e salsa di soia.
Da non sottovalutare è anche il consumo di salumi e di carni lavorate che, oltre a contenere elevate quantità di sale, sono anche spesso ricchi di grassi; cibi in scatola, che siano pronti o conservati sotto sale sono anche spesso addizionati al sale e possono contenere zuccheri, grassi e conservanti, il cui consumo eccessivo può interferire con un sano regime alimentare.