Il recente provvedimento conosciuto come Decreto Anticipi ha confermato e rimodulato numerose forme di applicazioni legate a bonus vari ma anche modificato, come anche la possibilità di sviluppare il proprio lavoro da remoto, attraverso il tradizionale smart working, condizione momentanea ma necessaria durante il periodo della pandemia, condizione spesso criticata da diverse parti politiche in modo effettivo in relazione al progressivo miglioramento delle condizioni dovute al Post-covid. Lo smartworking è stato prorogato fino ai primi mesi del 2024 ma solo per alcune tipologie di lavoratori.
Il concetto di smart working esiste “legalmente” in Italia da oltre 5 anni, anche se culturalmente risulta essere qualcosa di ancora “non accettato al 100 %”.
Il provvedimento attuale infatti è più soggetto a limitarne la diffusione a specifiche condizioni di lavoratori.
Smart Working in Italia, prorogato per il 2024: ecco per chi
Secondo il testo principale del Decreto Anticipi, che evidenzia varie proroghe, lo smart working è stato prorogato fino al 31 marzo 2024, quindi a condizione temporanea esclusivamente ai lavoratori privati con almeno un figlio di età inferiore a 14 anni, a patto di rientrare esclusivamente nel settore privato (i dipendenti della Pubblica Amministrazione quindi non avranno questa possibilità) e che nel medesimo nucleo familiare non risulti esserci un beneficiario di strumenti di sostegno al reddito. In casi diversi quindi il diritto di mantenere lo smart working può decadere prima della scadenza programmata dello smart working, prorogato come detto fino alla prossima primavera, almeno per adesso.
La misura del “lavoro agile” (come anche viene chiamato) non è stata invece prorogata per i lavoratori fragili ed i superfragili ossia coloro che sono affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico. Per loro lo smart working sarà effettivamente concluso con l’ultimo giorno del 2023.
Con due emendamenti emessi da Pd e M5s è stato ottenuta per ora solo la proroga per i già citati genitori di almeno un figlio under 14, anche se le medesime parti politiche hanno confermato l’impegno anche per estendere lo smart working almeno ai vari settori della Pubblica Amministrazione, che secondo varie fonti ha assolutamente bisogno di provvedimenti data la difficoltà tecnica e concettuale, oltre che relativa all’efficienza palesata da anni dalla PA.