Pochi elementi in cucina riescono ad essere così realmente in grado di essere importanti e ” totali ” nei loro benefici e nella diffusione delle cipolle, i famosi quanto diversificati bulbi che sono estremamente importanti in praticamente ogni tipologia di prodotto culinario, a partire dall’antichità le proprietà antisettiche ed antibatteriche oltre che naturalmente nutrienti hanno portato a questi diffusi prodotti naturali commestibili ad essere praticamente onnipresenti. La scienza alimentare moderna ha confermato le qualità considerevolmente applicabili di questo contesto, anche se pur confermando che le cipolle fanno senza dubbio bene, è opportunamente mangiarle in modo corretto così da massimizzarne gli effetti.
Essendo un alimento estremamente presente nella cultura umana, la cipolla trova tipologie di preparazione molto comune e diffusa.
Come “va mangiata” la cipolla per fare realmente bene? Ecco il parere del nutrizionista
Le cipolle fanno bene: ecco come mangiarle in modo corretto
Ha un effetto molto importante sulla salute cardiovascolare ed a lungo andare anche sui reni, essendo estremamente antisettica e dotata di proprietà antibatteriche. Anche molto energetiche, erano consumate già dalle antiche popolazioni mesopotamiche, apprezzatissime dagli antichi Egizi ma anche dai greci e dai Romani che hanno da sempre introdotto varie forme di cipolla anche “crude” nell’alimentazione.
Ed è proprio questo il metodo migliore, prevedibilmente parlando, per massimizzarne gli effetti positivi: la cottura infatti tende a ridurre la quantità di alcuni elementi come la quercetina che è un importante elemento che migliora l’apparato immunitario dell’organismo. Sicuramente il forte sapore tende ad essere non gradito a tutti, anche se proprio crude è possibile attivare tutte le principali funzioni benefiche di questo bulbo, che va consumato senza particolare limitazione, eccezion fatta per chi soffre di reflusso acido, acidità di stomaco, ma anche malattie come la gastrite, ulcera, colon irritabile, emorroidi e problemi simili.
Dal punto di vista nutrizionale cambia abbastanza poco tra le varie tipologie, se non il sapore e quindi l’applicazione ai vari cibi: tra le più comuni classificazioni figurano le bianche, le gialle e le rosse, tutte utili allo stesso modo anche per la funzione digestiva, stimolano tra le altre cose la diuresi in modo importante.