Il primo verdetto su Salvini e Open Arms è arrivato, con la Giunta del Senato che si è espressa con 13 voti contro il processo a 7, nella fattispecie i contrari sono stati 5 senatori della Lega, 4 di Forza Italia, 1 di Fratelli d’Italia, 1 delle Autonomie quello della senatrice M5S Alessandra Riccardi. Italia Vita di Matteo Renzi ha preferito astenersi dalla decisione nelle figure di Giuseppe Cucca, Francesco Bonifazi e Nadia Ginetti, non ritenendo giusto addossare tutte le colpe su Matteo Salvini, definito non l’unico responsabile del fatto. Si è astenuto anche l’ex 5 stelle Mario Michele Giarrusso.
L’accaduto
Salvini, all’epoca ministro degli Interni del primo governo Conte, aveva scelto di non far sbarcare sul suolo italiano (a Lampedusa) 161 migranti dalla nave della ONG spagnola, ora starà al governo, formato dalla M5S e PD decidere se insistere sul processo al Senato.
Le reazioni
La Ricciardi, che ha votato contro il processo ha dichiarato che si prenderà le responsabilità di tale scelta, e Vito Crimi, capo “reggente” del M5S rende noto che non ci sarà nessun deferimento ai probiviri, mentre da Italia Viva il non voto viene motivata con la mancanza di una seria istruttoria per definire la questione, pur non condividendo le idee sulle politiche migratorie del leader della Lega. Appare delusa la Ong Open Arms che ha dichiarato “il voto di oggi rappresenta una battuta d’arresto nell’accertamento della verità“, mentre è ovviamente soddisfatto Matteo Salvini che ha dichiarato attraverso Facebook “La Giunta del Senato ha votato stabilendo che Salvini ha fatto il suo dovere, ha agito per interesse pubblico e non privato” così come il presidente della Giunta, Matteo Gasparri (“Salvini agì per interesse pubblico con la condivisione del governo. Il fatto che ci fosse stata una corrispondenza scritta col premier rafforza l’idea di una condivisione dell’esecutivo”).
Diametralmente opposte le opinioni di Sinistra Italiana e Dem.