Glicemia alta e sonnolenza: è una cosa normale?

Le analisi del sangue non vanno mai trascurate. E’ sempre cosa buona e giusta recarsi in un laboratorio analisi almeno una volta all’anno per verificare il proprio stato di salute: di solito, infatti, sono proprio gli esiti dell’analisi del sangue ad accertare se un individuo non ha alcun problema o se invece c’è qualche valore “sballato” che merita un approfondimento. Uno dei valori da guardare sempre con grande attenzione è la glicemia, ovvero il livello di glucosio nel sangue. Se non abbiamo alcun problema di salute, la glicemia a digiuno avrà un valore di riferimento compreso tra 60 e 120 mg/dl. Ma cosa succede quando il livello di glicemia si mostra inferiore o superiore a questo range? 

Glicemia alta: il valore che la determina

In caso di glicemia bassa – pertanto inferiore ai 60 mg/dl, ndr – si parla appunto di “ipoglicemia”, con un livello di glucosio troppo basso nel sangue che di fatto impedisce alla persona interessata di svolgere tutte le azioni quotidiane con la necessaria energia. In genere, la glicemia bassa può essere dovuta ad una dieta poco equilibrata e ad un elevato consumo di alcolici, anche se una possibile causa può essere anche il morbo di Addison. Quando il valore supera invece il “range” normale si parla di “iperglicemia”, ovvero di un livello di glucosio nel sangue troppo alto. Se le analisi del sangue evidenziano un valore superiore ai 126 mg/dl, bisogna cercare di capire se è un episodio “a sé stante” o se persistono anche altri sintomi che portano a pensare ad una patologia ben precisa. 

Se il valore di glicemia troppo alto si accompagna infatti ad un sintomo come la sonnolenza estrema e particolarmente frequente, è molto probabile che il paziente sia affetto da diabete. La sonnolenza, infatti, è uno dei “segnali d’allarme” caratteristici di questa malattia, insieme ad una forte sete, alla necessità di urinare frequentemente, all’improvvisa perdita di peso e all’aumento dell’appetito. Sarà il medico a capire se ci si trova di fronte ad una situazione di questo tipo e a svolgere i dovuti accertamenti per comprendere la tipologia di diabete, che si può sostanzialmente dividere in tre categorie: diabete 1, diabete 2 e diabete gestazionale. 

Nel diabete di tipo 1 il sintomo più frequente è la necessità di recarsi al bagno molto spesso per espellere le urine. Quando il valore glicemico è molto elevato, la persona interessata sarà costretta ad alzarsi anche la notte per effettuare la minzione. La sete forte e costante deriva proprio dal fatto che con l’espulsione continua delle urine si perdono molti liquidi, e pertanto l’organismo ha urgente bisogno di reintegrarli. Il diabete di tipo 1 è solitamente quello che presenta una sintomatologia chiara ed evidente, mentre nel diabete di tipo 2 possono volerci anche degli anni prima di riuscire ad arrivare ad una vera e propria diagnosi della patologia. 

In caso di eccessiva sonnolenza rivolgersi al medico

Per questo, non appena ci si rende conto di essere colpiti da una strana sonnolenza, che si verifica con una certa continuità, è opportuno recarsi dal proprio medico curante che deciderà di approfondire eseguendo le analisi del sangue. Se i valori glicemici risultano più alti del dovuto e viene accertata la presenza dei sintomi descritti in precedenza, sarà lo stesso medico a stabilire la terapia migliore in base alla tipologia di diabete, consigliando al paziente anche delle modifiche allo stile di vita che possono senz’altro essere utili a tenere sotto controllo la malattia.

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